Questo sito fa uso esclusivamente di cookie tecnici, utilizzati al solo fine di effettuare la trasmissione di una comunicazione elettronica, per garantire la corretta visualizzazione del sito e la navigazione all’interno di esso.

Domande e Risposte

Vi proponiamo alcune informazioni relative alle terminologie del settore.  
Per informazioni specifiche non esitate a contattarci   

 
Che cos'è una traduzione giurata? Ed una asseverata?

La traduzione asseverata, detta colloquialmente giurata o certificata, consiste nell'attestazione ufficiale della corrispondenza tra documento originale e testo tradotto, normalmente richiesta per: diplomi, certificati (nascita, matrimonio ecc.), contratti, lettere di incarico, atti legali e tutti quei documenti ufficiali rilasciati o redatti in paese estero, al fine di estenderne la validità al paese in cui deve essere utilizzata.

Il traduttore che ha effettuato la traduzione dovrà recarsi presso la cancelleria del tribunale oppure negli appositi uffici presso il giudice di pace. Qui, in presenza dell'ufficiale giudiziario, il traduttore dovrà firmare un verbale di asseverazione, con il quale assume la responsabilità civile e penale per quanto concerne la traduzione. Il verbale di giuramento è redatto in lingua italiana e l'asseverazione avviene nel rispetto delle modalità previste in Italia, anche quando il documento tradotto ed asseverato debba essere presentato all'estero. Vanno presentati in questa sede: documento originale o copia conforme e traduzione, a cui verrà allegato il verbale di asseverazione o giuramento. L'asseverazione avviene di norma contestualmente alla presentazione da parte del traduttore del testo originale (da allegare in copia al fascicolo) e della traduzione, previa apposizione di una marca da bollo di €16 ogni 4 pagine di traduzione (ovvero ogni 100 righe). Sono esenti bollo per legge atti quali: adozione, divorzio, separazione, cause di lavoro, borse di studio ecc. In questi casi vanno citati gli estremi di legge che ne prevedono l'esenzione.

Si ricorda tuttavia che i regimi fiscali variano a livello territoriale: alcuni tribunali o giudici di pace potrebbero prevedere il pagamento di tasse di cancelleria, sotto forma di bolli. 

Se il documento è stato emesso da autorità estera e accompagnato da postilla (Apostille), anche quest'ultima deve essere tradotta ed asseverata (la postilla accompagna sempre il documento cui si riferisce, il giuramento di traduzione è unico per il documento apostillato).

In Italia inoltre, per l'asseverazione di una traduzione interlingua (es. documento originale in tedesco, di cui si necessita la traduzione asseverata della versione in francese), deve essere prima effettuata una traduzione asseverata dell'originale in lingua italiana, per poi eseguire la traduzione, anch'essa asseverata, verso la lingua finale (in questo caso il francese).

Che documenti richiedono la legalizzazione e come ottenerla?

Per legalizzazione si intende l'attestazione della qualità legale del Pubblico ufficiale che ha apposto la propria firma su un documento, nonché l'autenticità della firma stessa.

Tutti i documenti che portano la firma di: notai, funzionari di cancelleria, ufficiali giudiziari (tra cui le traduzioni asseverate), per avere valore legale all'estero devono essere legalizzati negli uffici della Procura della Repubblica presso il tribunale.

La prefettura provvede alla legalizzazione di: atti e documenti emessi in Italia, affinché abbiano valore all'estero; atti e documenti emessi da autorità consolare o diplomatica estera residente in Italia, affinché acquistino valore sul territorio italiano. 

La legalizzazione invece di atti e documenti rilasciati da autorità estera, per avere validità in Italia, avviene presso autorità consolare o diplomatica italiana residente nel paese che ha emesso gli atti.

Ogni caso va tuttavia valutato nello specifico, per verificare l'eventuale esistenza di accordi bilaterali tra stati.

Cos'è la postilla? (Processo di legalizzazione tramite Apostille)

Nei paesi che hanno aderito alla convenzione del'Aia del 5 ottobre 1961 relativa all'abolizione della legalizzazione di atti pubblici stranieri, il processo di legalizzazione di atti e documenti rilasciati da autorità straniere viene sostituito dall'apposizione della postilla (Apostille). Si tratta di un'attestazione dal formato standard, che certifica l'autenticità del documento e la qualità legale del'autorità che l'ha emesso e deve essere apposta al documento originale. Quest'ultima va richiesta all'autorità competente interna allo stato che ha emesso l'atto o il documento.

La gamma di documenti che possono essere apostillati è molto vasta e comprende tutti i documenti che riguardano i legami familiari, così come atti amministrativi, notarili, atti privati. Non si applica invece ai documenti emessi da agente diplomatico o consolare ed alle attestazioni inerenti operazioni commerciali e doganali (per le quali è richiesta invece la legalizzazione).

Cosa si intende per lingua sorgente e lingua target?

La lingua sorgente è quella del testo originale da tradurre. La lingua target è quella verso la quale si richiede la traduzione.

Spesso per indicare la combinazione linguistica di una traduzione viene utilizzata una formula tipo: EN 2 IT (ovvero dall'inglese all'italiano oppure IT 2 EN (viceversa). Queste sigle attribuite a ciascuna lingua sono riconosciute internazionalmente e fanno parte dello standard ISO 639 (parte 1 Alpha-2 code), che contiene l'elenco dei codici a due lettere per la rappresentazione dei nomi delle lingue.

Cosa si intende per cartella di traduzione?

La cartella di traduzione corrisponde ad una pagina di traduzione, può andare dai 1345 ai 1500 caratteri (spazi inclusi), che corrispondono a circa 25 righe da 55 a 60 caratteri. Nel caso di traduzioni su carta legale o resa tale, la cartella si intende di 25 righe per 50 battute ognuna. La fatturazione minima è comunque di una cartella (salvo diversamente specificato). Quest'ultima costituisce spesso l'unità di misura per la tariffazione di traduzioni, sebbene altri innumerevoli fattori giochino un ruolo fondamentale nella determinazione del prezzo della traduzione, che portano, ad esempio, a stabilire tariffazioni a parola del testo sorgente.

Come vengono stabilite le tariffe di traduzione?

La traduzione è un servizio professionale, in quanto tale per ottenere un preventivo definitivo del lavoro richiesto vanno tenute in considerazione diverse variabili. Le tariffe "standard" subiscono variazioni nel caso vengano richiesti servizi come: asseverazione o legalizzazione; urgenza della traduzione (qualora dal momento dell'assegnazione del lavoro alla scadenza si richieda la traduzione di 5-6 cartelle al giorno e che la richiesta del lavoro sia assegnata con un preavviso di meno di 24 ore rispetto la scadenza e/o richiedano lavoro durante i festivi); traduzioni editoriali nel caso in cui il testo venga pubblicato con codice ISBN (come previsto dall’art. 4 della legge 22 aprile 1941, n. 633, "Protezione del diritto di autore e di altri diritti connessi al suo esercizio": "Senza pregiudizio dei diritti esistenti sull’opera originaria, sono protette le elaborazioni di carattere creativo dell’opera stessa, quali le traduzioni in altra lingua"); servizi di consulenza; revisione; adattamento testi.Un aspetto determinante è quindi la "destinazione d'uso" della traduzione, in base alla quale si può calibrare e scegliere in concorrenza con il cliente la tipologia di servizio più adeguata.

Chi è il traduttore professionista e cosa sono le associazioni di categoria?

Il traduttore professionista può essere definito come quella persona che non solo ha completato con successo un percorso di studi nell'ambito della traduzione e comunicazione, ma riconosce nella formazione ed aggiornamento professionale una parte determinante del proprio lavoro.

Con l'11 febbraio 2013 è entrata in vigore la "Legge n.4 del 14 gennaio 2013, pubblicata nella GU n.22 del 26/01/2013", il riferimento alla quale diventa obbligatorio per il professionista in ogni comunicazione con i clienti. Sebbene non esista ad oggi un "albo dei traduttori" in Italia, sul sito del ministero dello sviluppo economico è consultabile l'elenco delle associazioni professionali riconosciute dallo stesso (tra cui AITI -Associazione Italiana Traduttori ed Interpreti), le quali enumerano tra i propri obiettivi: certificare le competenze dei propri iscritti, organizzare e promuovere la formazione continua, verificare il rispetto della legislazione vigente e della deontologia professionale degli associati, diffondere informazioni riguardanti la professione e garantire condizioni e prestazioni di lavoro ottimali.

Per informazioni specifiche non esitate a contattarci !

  +39 347.72.50.535      active.translation